Intervista a Ingrid Sinn, responsabile del Naturkindergarten e membro del consiglio direttivo.
Nella nostra nuova rubrica “4 domande a…” presentiamo diversi protagonisti della montessori.coop e li poniamo in primo piano. Diamo loro spazio, perché ci aiutino, attraverso i racconti sul loro lavoro, i loro valori e il loro modo di essere, a disegnare in modo più nitido il quadro della cooperativa sociale e a comprenderne meglio la sua diversità e la sua ricchezza.
Vi auguriamo una lettura divertente e arricchente!
Di Eva Kaufmann
Cara Ingrid, tu sei il “volto” del Naturkindergarten della montessori.coop del Colle. Cosa puoi e vorresti dirci di te e cosa ti ha fatto decidere personalmente di intraprendere questa strada?
Ingrid: Non mi sento “il volto” del Naturkindergarten, semplicemente sono qui da molto tempo! Secondo me noi tutti, io e i miei colleghi, abbiamo portato e portiamo avanti insieme l’asilo da quando esiste, soprattutto i colleghi di lunga data! E anche tutti i genitori che hanno contribuito e contribuiscono con il loro impegno affinché l’asilo sia potuto nascere e possa proseguire. Solo nella cooperazione e nell’interazione di tutte le forze l’asilo vive e ottiene “un volto”.
Molti anni fa ho letto il libro “Educare a essere” di Rebeca e Mauricio Wild, in cui descrivono il loro progetto di scuola e asilo in Ecuador e come sviluppano la pedagogia Montessori, interpretata da loro. La lettura di questo libro è stato per me un momento fondamentale. La consapevolezza e la dignità descritte nello stare insieme di bambini e adulti mi hanno toccato profondamente e mi hanno messo in cammino, nel modo di stare con mio figlio e con i bambini nel mio “lavoro”.
Quali sono le sfide che affronti nel tuo lavoro, che è ovviamente una vocazione per te, e cosa ti ispira in particolare degli approcci della pedagogia della natura e della pedagogia Montessori?
Ingrid: Per me non è una sfida, ma piuttosto un compito continuare a mettersi in gioco, ascoltare, guardare chi è e di cosa ha bisogno il bambino. La Montessori e la pedagogia della natura non sono metodi per me, ma filosofie di vita, compagne di strada che acuiscono la mia percezione, mi aiutano a intuire la natura del bambino, ad essere in connessione con lui e questo anche grazie all’aiuto della natura, per poterlo accompagnare con attenzione nella sua crescita.
Come possiamo immaginarci molto concretamente una giornata nel Naturkindergarten?
Ingrid: Vicini alla natura e al ritmo delle stagioni! … e desiderosi di scoprire, fantasiosi, attivi, creativi… La maggior parte del tempo siamo fuori nel bosco o in giardino. In condizioni meteorologiche molto sfavorevoli anche al chiuso. I giorni di sole/pioggia/neve/vento ci offrono una varietà di giochi fantasiosi e un’ampia possibilità di movimento, con meravigliose scoperte e osservazioni stupite. I bambini armeggiano e costruiscono con I materiali del bosco e pieni di gioia raccolgono tesori naturali…
In mezzo a tutta questa attività ricca di vita, cerchiamo di cogliere gli interessi dei bambini e di approfondirli. Portiamo volentieri i materiali Montessori all’esterno, in natura assumono un aspetto più vivo e stimolano vivaci reazioni. Gran parte di ciò che viene fatto all’interno è possibile anche all’aperto: dipingere con il cinguettio degli uccelli, ad esempio, è un’esperienza speciale. Ci ingegnamo su cosa si può utilizzare “al posto di…”: cosa posso usare per disegnare o scrivere quando non ci sono carta e penna, cosa uso per infilare le bacche di sorbo, come faccio a spaccare il guscio della nocciola… diventiamo fantasiosi! Vorremmo trasmettere ai bambini la ricchezza che c’è nelle cose semplici, nell’apparentemente piccolo e fargli sperimentare la pienezza delle loro possibilità e le loro molteplici capacità. Guardare “la natura” e rivolgerle la nostra attenzione; condividere con gli altri; ascoltarsi l’un l’altro e trovare le parole per esprimere i propri sentimenti; essere attenti, aiutare e ringraziare: tutto questo fa parte della vita e dell’esperienza dell’asilo. Cantiamo, raccontiamo storie, leggiamo ad alta voce in cerchio e percepiamo noi stessi come un cerchio. I ritmi nel corso della giornata e gli accordi presi nello stare insieme danno affidabilità e sicurezza.
Cosa ti ispira nella tua vita quotidiana con i bambini (del bosco)? O, per dirla in altro modo, cosa alimenta il tuo entusiasmo nel tuo lavoro al servizio dei piccoli che ti sono stati affidati?
Ingrid: Il loro entusiasmo mi rende entusiasta. La loro meraviglia è contagiosa. La loro sete di conoscienza rinvigorisce. Mi rigenera e mi scalda il cuore accompagnarli “nel mondo”, intraprendere con loro “l’avventura della vita”.